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Via del Campo

Come molte vie del centro storico di Genova, anche via del Campo sin dall'epoca romana costituiva una importante via di comunicazione tra levante e ponente, passando in mezzo a campi coltivati (da qui il nome) ed orti. In seguito molti nobili genovesi vi costruirono le loro residenze nobiliari (oggi fanno parte dei Rolli e sono Patrimonio dell'Umanita' ).

In via del Campo e' visibile una delle poche torri superstiti della Genova medioevale (costruita nel 1437 ed attigua al palazzo Piccamiglio).

A meta' della via in piazza dei Vacchero e' visibile la fontana che i discendenti dei Vacchero ottennero di costruire per nascondere la vista della Colonna Infame.

Su questa, in latino, viene narrato in poche parole cosa successe a Giulio Cesare Vacchero che aveva osato tramare contro il governo genovese : “ A memoria dell'infame Giulio Cesare Vacchero, uomo scelleratissimo, il quale avendo cospirato contro la Repubblica, mozzategli il capo, confiscatogli i beni, banditigli i figli, demolitagli la casa, espio' le pene dovute”.

Ma oggi via del Campo e' famosa soprattutto per la celebre canzone di Fabrizio De Andre' . La via del cantautore genovese non richiama la nobilta' e le ricchezze di un tempo ma parla delle vittime emarginate dei tempi odierni.

Nello storico negozio di musica in via del Campo 29 rosso, appartenuto a Gianni Tassio (grande amico di Fabrizio de André ) e' stata allestita una mostra permanente dove , ascoltando la musica di Fabrizio, e' possibile ammirare dischi in vinile originali, fotografie di “Faber”, libri, riviste d'epoca e la famosa chitarra “Esteve” , appartenuta a Fabrizio, finita all'asta ed acquistata con una colletta dai genovesi per poterla esporre nel museo.

 




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