La chiesa più importante di Genova è la cattedrale di San Lorenzo.
Eretta intorno all’ anno 1098 su una precedente basilica del V-VI secolo e ampliata nei secoli, la cattedrale intitolata a San Lorenzo Martire custodisce le ceneri del patrono della città San Giovanni Battista, giunte a Genova alla fine della Prima Crociata.
La basilica di San Lorenzo diventa cattedrale a partire dal IX secolo, sostituendo la basilica dei Dodici Apostoli, dedicata nel VI secolo a San Siro, vescovo di Genova, che a quei tempi si trovava al di fuori dell’antico nucleo della città.
Grazie al trasferimento della cattedrale e alla costruzione delle mura, la zona di San Lorenzo diventa il cuore della città che cresce e cambia: in una città senza piazze, il sagrato di San Lorenzo offre per tutto il medioevo un palcoscenico fondamentale per la vita politica e civile.
Papa Gelasio I la consacra a cattedrale nel 1118, e prende avvio la sua ricostruzione in forma di chiesa romanica, con fondi provenienti da tasse comunali e da imprese militari come le Crociate. Dal 1133 la chiesa ottiene il rango arcivescovile.
Dopo l’ incendio del 1296, l’edificio viene in parte restaurato e in parte ricostruito nelle forme dell’ architettura gotica: tra il 1307 e il 1312 viene completata la maestosa facciata a bande bianche e nere, si affresca la controfacciata e vengono rifatti i colonnati interni, con nuovi capitelli e l' aggiunta dei falsi matronei; come succede spesso a Genova, si preservano le strutture romaniche ancora in buono stato.
Tra il XIV e il XV secolo la cattedrale si arricchisce di nuovi altari e cappelle, fra cui la splendida cappella che conserva le ceneri di San Giovanni Battista, vero capolavoro di arte del Quattrocento, nella navata sinistra.
Nell’ anno 1455 viene costruita la piccola loggia sulla torre nord-est, in facciata, cui si aggiunge nel 1522 quella opposta, nelle forme tipiche dell’ architettura manierista.
A metà Cinquecento, su ordine delle magistrature cittadine, l’architetto perugino Galeazzo Alessi riprogetta l’intero edificio, riuscendo però a far ricostruire solo copertura delle navate, pavimento, cupola e zona absidale. Ma per vedere finalmente conclusa l’opera del duomo occorrerà attendere il Seicento, con il tripudio di stucchi dorati dell’abside e degli affreschi tardo manieristi delle “Storie di San Lorenzo” di Lazzaro Tavarone.
Un restauro di fine Ottocento ha valorizzato le parti medievali che caratterizzano l’aspetto attuale della cattedrale.
Una curiosità: a imperitura memoria contro gli orrori della guerra, all’ interno della cattedrale, nella navata destra, è presente un ordigno inesploso. La granata fu sparata nel 1941 dalla flotta britannica nel corso di uno dei peggiori attacchi sferrati contro Genova durante la seconda guerra mondiale.